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Condanniamo l'ordinanza di abbattimento di 60 piccioni autorizzato dalla Sindaco di Alessandria Mara Scagni quali che siano le reali motivazioni: controllo dello stato di salute dei volatili (considerato l'allarmismo dato dall'espandersi dell'influenza aviaria in paesi vicino all'Italia), o per sfoltirne velocemente il numero.

Prima la mucca pazza, poi il morbo delle pecore, ora l’influenza aviaria... Gli allevamenti intensivi continuano a produrre effetti devastanti non solo per gli animali, e l’associazione “Vita Universale” lo evidenzia in modo eloquente con un manifesto che abbiamo fatto esporre in diversi angoli di Alessandria: "Voi uomini ci avete fatto ammalare. Ora mangiate le nostre malattie". La campagna di sensibilizzazione è nazionale, e contemporaneamente si svolge in tante altre città.

Stasera, venerdì 11 novembre alle ore 21,00, secondo appuntamento di "Animali e Umani" 4° edizione, presso il museo etnografico di Alessandria "C'era una volta" in piazza Gambarina. Titolo della conferenza: "Animali non umani - per una sociologia dei diritti".

Prende il via questa sera (venerdì) alle ore 21,00 e con ingresso libero, il quarto ciclo di quattro conferenze "Animali e Umani" presso il museo "C'era una volta" di Alessandria, in piazza della Gambarina. Tema del primo incontro, "Le grandi religioni e gli animali", si annuncia come un viaggio alle radici di un difficile rapporto attraverso l'Induismo, il Buddhismo, la religione Greca, l'Ebraismo, il Cristianesimo e l'Islam, ma anche toccando religioni minori ma significative nel rapporto con gli animali.

Quarta edizione del ciclo di conferenze "Animali e Umani" presso il museo "C'era una volta" di Alessandria, e secondo di quest'anno (l'altro si era svolto a febbraio). Gli appuntamenti come sempre sono quattro, uno alla settimana, tutti i venerdì di novembre, per parlare della considerazione del mondo animale nelle grandi religioni, di diritti animali e sociologia, di caccia e di alimentazione naturale, quella vegetariana, con grandi ospiti.

Pubblichiamo questa lettera di Marina, portavoce e fondatrice di AgireOra.

Molte persone stentano a credere che dietro gli animali che mangiano ci possa essere così tanta sofferenza. Infatti è tutto ben nascosto per non turbare le coscienze e a vantaggio del business dell'industria della carne. Quando lo facciamo notare, veniamo definiti "talebani del cibo" e perfino "violenti" perché davanti le sagre a base carni distribuiamo volantini che spiegano semplicemente la realtà in cui sono allevati e macellati gli animali.