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Circa 3000 persone hanno sfilato domenica 3 giugno a Torino per chiedere il ritorno della legalità e della democrazia. La manifestazione, indetta dal Comitato per il referendum sulla caccia in Piemonte, ma a cui hanno aderito numerose associazioni politiche e sociali, voleva protestare contro l'inaudita e liberticida decisione della Giunta presieduta dal Roberto Cota, che, con un colpo di mano, ha annullato il referendum regionale sulla caccia, che avrebbe dovuto tenersi proprio il 3 giugno.

Il numero di animali usati nella ricerca di base è in costante e rapido aumento ma gli animali non sono modelli sperimentali adatti all'uomo perché troppo diversi da noi. Purtroppo molte associazioni per la ricerca medica utilizzano parte dei fondi raccolti con le donazioni per finanziare ricerche di base che impiegano animali. Se si vuole sostenere la ricerca medica, ma non la vivisezione, occorre informarsi ed evitare di fare donazioni a tali associazioni, ma destinarle ad altre. È importante anche non donare il 5x1000 della dichiarazione dei redditi alle Università perché tutte le Università con indirizzo medico-scientifico effettuano esperimenti su animali.

Il prossimo 3 giugno in Piemonte si sarebbe dovuto tenere il Referendum regionale sulla limitazione della caccia. Un appuntamento atteso da 25 anni. Tuttavia, facendosi beffe del diritto costituzionale alla partecipazione diretta dei cittadini, la Giunta Regionale lo scorso 3 maggio ha annullato il Referendum mediante l'abrogazione della Legge regionale sulla caccia. Per protestare contro il comportamento inqualificabile del Consiglio Regionale e per ribadire il nostro dissenso alla caccia e a chi sostiene i cacciatori, è indetta una manifestazione nazionale domenica 3 giugno a Torino.

È ufficiale: ieri, 11 maggio 2012, il Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, ha firmato l'annullamento del Referendum sulla caccia già fissato per domenica 3 giugno, un appuntamento atteso da ben 25 anni!  Si è verificato un vero e proprio attentato a un diritto costituzionalmente sancito, come la sovranità popolare.

La notizia di decine di cani, per lo più cuccioli, liberati dall'allevamento per la vivisezione "Green Hill" il 28 aprile è nota a tutti, è su tutti i giornali e telegiornali. Questi cani non condurranno la propria esistenza chiusi in una gabbia e imbottiti di sostanze chimiche da testare, non finiranno fatti a pezzi su un tavolo di acciaio per verificare i risultati di un esperimento. Potranno vivere una normale esistenza in una famiglia che li amerà.

Apprendiamo dalla stampa che il 5 e 6 maggio si svolgerà in Cittadella una rassegna equina con cavalli, carrozze e lo spettacolo "Buffulo Bill in Alessandria" e non mancherà il "Battesimo della sella". Nel mese di giugno tornerà il Concorso Ippico internazionale e nazionale. Il 30 aprile e primo maggio si è svolta un'altra manifestazione cinofila di cani di razza (expo internazionale e nazionale). Stigmatizziamo ancora una volta scelte che non hanno niente a che fare col promuovere una cultura di rispetto degli animali.

È iniziata la campagna pubblicitaria sul referendum regionale per limitare la caccia del prossimo 3 giugno. Da ieri in Alessandria è iniziata un'affissione di 100 manifesti (80 in città, 20 nei sobborghi) x 15 giorni. Altri 50 saranno esposti in città dal 24 aprile per 10 giorni. Verranno poi affissi migliaia di manifesti in tutta la provincia negli spazi elettorali gratuiti che verranno predisposti.