Cambiano le amministrazioni, ma per gli animali la "musica" è sempre la stessa e si continua a perseverare nella "tradizione" di patrocinare e magari sostenere logisticamente eventi che sfruttano gli animali, come appunto il Concorso Ippico. Anche quest'anno la Cittadella di Alessandria ha ospitato vari concorsi ippici (dall'8 al 10 giugno quello internazionale, dal 22 al 24 quello nazionale e dal 15 al 17 vari spettacoli con utilizzo di animali, carrozze, ecc.).
Abbiamo scritto una lettera di dissenso al Sindaco Maria Rita Rossa e all'Assessore al Welfare Animale Giovanni Ivaldi per il patrocinio della Città di Alessandria a manifestazioni che impiegano animali come il Concorso Ippico. Non chiediamo maggiori misure di sicurezza per gli animali (che pure non bastano mai), ma di non patrocinare più, né di sostenere, alcuna iniziativa che impiega animali.
Nessun cavallo sceglie di essere domato, montato, ferrato, attaccato a carrozze, calessi, di eseguire esercizi circensi, fare salti a ostacoli, di essere lanciato in corse agonistiche, di diventare puro sangue o "carne da macello", o semplicemente di passare la maggior parte del proprio tempo in un box per poi uscire ed essere montato per qualche ora (e nemmeno tutti i giorni) e sempre e comunque per soddisfare il capriccio degli uomini.
Sono ancora poche le persone che riescono a stabilire un rapporto vero, cioè di reciproco beneficio con il cavallo, un rapporto basato sul rispetto. Più spesso, invece, dietro al cavallo si creano delle vere e proprie professioni e attività economiche, pensiamo alle gare e a tutte quelle attività sportive che impiegano il cavallo e lo sfruttano. Domenica 24 giugno abbiamo manifestato il nostro dissenso davanti l'ingresso alla Cittadella (lato Porta Reale) esibendo striscioni e distribuendo volantini.
Speriamo che questo sia davvero l’ultimo anno, considerando il fatto che anche la partecipazione di pubblico è stata davvero bassa. Chi si recava in Cittadella per lo più lo faceva per fare due passi più che per assistere alle gare sotto un sole cocente. Molti ci hanno espresso solidarietà.
Oltre al dissenso nei confronti di questi eventi e al loro patrocinio, abbiamo dedicato uno striscione anche alle migliaia di cani randagi sterminati in Ucraina in occasione degli Europei di UEFA 2012, una strage silenziosa per "ripulire" le strade delle città dell’Ucraina in cui si giocano gli Europei di calcio, strage di cui pochissimi hanno dato notizia.