Lo scorso sabato si è svolto il primo evento vegan di Calamandrana, un paese del Monferrato astigiano. L'iniziativa, per essere la prima volta e in un piccolo paese, ha avuto un successo inaspettato, con oltre 120 prenotazioni (in realtà a un certo punto, oltre i 120, non si è più tenuto il conto!).
Tutto merito di Piera, appassionata di cucina vegan, che da sola è riuscita a coinvolgere la sua comunità: gli Alpini di Calamandrana Alta come sede per cucinare, il Comune per la parte logistica (sedie, tavoli, ecc.), tanti aiutanti per cucinare, apparecchiare, servire, pubblicizzare, ecc., dalle signore anziane del paese ai ragazzi. Nessuno o quasi di queste persone era già vegetariana, ma hanno tutti partecipato con entusiasmo e tanta curiosità, è stato un modo per coinvolgere la gente in modo positivo e in prima persona a un tipo di alimentazione che rispetta gli animali e l'ambiente. Il menù e la direzione della cucina sono stati concordati e affidati a un cuoco esperto, Yari Simone Prete, conosciuto da Piera durante un corso di cucina di AgireOra a Torino.
L'evento prevedeva anche vari incontri, a partire dalle ore 17 nel bellissimo Parco del Castello dei Conti Parodi di Calamandrana Alta, con una lezione di QI GONG (antica ginnastica cinese) e sull'alimentazione naturale, una conferenza sul disastroso impatto sull'ambiente degli allevamenti e un incontro sull'energia delle piante. Poi a seguire, la cena alle ore 21 che avrebbe dovuto svolgersi sotto i castani secolari presso la sede degli Alpini.
Ma proprio verso le 17 si è alzato un fortissimo vento e nel parco si è riusciti a svolgere solo la lezione di QI GONG. Le condizioni meteo hanno costretto a trasferire il resto delle conferenze e la cena stessa in paese, a Calamandrana (bassa). Non ci si è persi d'animo, le conferenze si sono tenute all'interno di una biblioteca ricavata nella vecchia stazione ferroviaria dismessa e la cena in un ampio locale di fianco. Grazie ai tanti volontari, è stato trasferito tutto velocemente da Calamandrana Alta a Calamandrana.
All'esterno è stato allestito anche un banchetto con materiale informativo a libera disposizione sulla scelta vegan. La cena è piaciuta, tutti sono stati contenti e soddisfatti. Per molti era la prima volta che mangiavano interamente vegan, alcuni erano invece già vegetariani o vegan, accorsi da fuori ed entusiasti che in giro ci fosse stato qualcuno che avesse avuto l'idea di una cena vegan, visto che generalmente nei paesi intorno si ci sono solo sagre a base di carne di animali ammazzati.
Il ricavato della cena è stato devoluto in parte a iniziative animaliste (come per l'affissione contro le pellicce per tutto il mese di dicembre in Alessandria), in parte al canile di Nizza Monferrato e in parte agli alpini di Calamandrana per aver messo a disposizione la cucina e per l'aiuto. Il resto per coprire tutte le spese affrontate.
Già qualcuno proponeva di farne un evento fisso di ogni anno o di ripeterla già in autunno, magari in versione con polenta e seitan!