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In questi giorni è attendato in Alessandria il Circo delle Stelle, un altro circo che sfrutta animali per il divertimento di persone inconsapevoli (o consapevoli?) della sofferenza degli animali nei circhi e negli zoo. Non eravamo in tanti, solo in due, ma non ci siamo persi d'animo.

Venerdì 30 Gennaio 2009, Kluster Pub, a Mandrino, fraz. Frugarolo (strada Stortigliona da Alessandria), organizzato da DISTROzione, benefit per i cani di Cascina Rosa, San Michele (AL).

Abbiamo iniziato l'anno nuovo in Alessandria con un banchetto informativo contro le pellicce e gli inserti in pelo vero, con uno schermo a lato alimentato da un generatore che mostrava alcuni video molto crudi su come gli animali sono allevati e uccisi per prendere loro la pelliccia. Il banchetto si è svolto ieri in una freddissima Piazzetta della Lega attirando non poco la curiosità e lo sdegno dei passanti ma anche qualche lamentela.

Dal 24 dicembre all'11 gennaio si svolge la caccia di selezione al capriolo femmina e ai piccoli fino a un anno di età. Il centro di controllo di Ovada fa parte dell'ATC AL4, su cui da alcuni anni si concentrano le proteste degli animalisti in quanto nell'ATC AL4 si compie il maggiore numero di abbattimenti di caprioli in Piemonte (202 femmine e 203 cuccioli, più 154 maschi abbattuti nel periodo estivo).

Distribuzione di bigliettini "Buon Natale! Per festeggiare un Natale 'buono' non uccidere animali per metterli in tavola" accompagnato dalla proposta di un menù di Natale completamente cruelty-free di fronte la Cattedrale di Alessandria.

Oggi si sente sempre più spesso parlare di diritti animali. Cosa significa esattamente? Vuol dire riconoscere che gli animali possiedono degli interessi (fondamentali) come l'interesse a vivere, a riprodursi, a non soffrire e a una certa "qualità della vita". Per affermare questi interessi in diritti degli animali occorre superare la discriminazione fondata sulla differenza di specie. È quello che cercheremo di ricordare domenica 14 dicembre.

L'8 dicembre si è svolta la "Festa del sacrificio" in un macello pubblico a Mandrogne, un rito musulmano nel quale si sgozzano montoni pienamente coscienti (ben 200). Tanti uomini, ragazzi e bambini, e lungo un corridoio di rete metallica, i montoni, in attesa del loro turno.