Il 12, 13 e 14 giugno si è svolto il Settimo Gran Premio Città di Alessandria San Giorgio Cavalli per attirare l'attenzione della città sugli sport dell'equitazione. Il Concorso ippico che mira a divenire internazionale nei prossimi anni si è svolto nel cuore della città in una torrida piazza Garibaldi. Con un anticipo di due settimane ci siamo preparati per esprimere dissenso e informare le persone che lo sfruttamento degli animali, anche nello sport, per profitto e/o divertimento, non può essere considerato patrimonio culturale di nessuna società civile.



L'evento promosso dalla Città di Alessandria prevedeva gare di salto ostacoli, completo, dressage, ecc., con il montepremi più alto, di 20.000 euro. Poi spettacoli "di alta scuola equestre": obbedienza, dressage free-style, e numeri da circo con protagonisti i cavalli. Tre giornate piene dedicate ai cavalli nello sport, ai giri in carrozza per le vie del centro, al "battesimo della sella" per i più piccini in groppa ai pony, alle mostre equine, ecc.. Lo slogan scelto per questo evento, "Alessandria cavALca il futuro", la dice lunga su quanto in realtà Alessandria sia ancora lontana da un'ideale di cultura veramente rispettoso della dignità degli altri animali, contraddicendo le norme emanate dallo stesso Comune che limitano l'ingresso in città ai circhi con animali.





Abbiamo prodotto 2000 volantini (che si sono poi rivelati essere pochi), realizzati degli striscioni e inviati comunicati stampa e e-mail di protesta al Sindaco e per conoscenza ai giornali. Sono arrivate e-mail da tutta Italia, molte sono state pubblicate da alcuni giornali on-line locali, altri si sono limitati a pubblicare qualche lettera presa a campione elencando poi di seguito le firme di tutte le altre. Sono stati notificati in Questura due presidi, uno per sabato 13 giugno sera e l'altro per domenica 14 giugno pomeriggio.

Sabato 13 giugno, il primo presidio in concomitanza all'"European Show", spettacolo di circo equestre. Una decina di attivisti a cui poi si sono unite altre persone nel corso della serata, si sono disposte lungo uno dei due lati più lunghi della piazza e a poca distanza dalle tribune degli spettatori che davano la schiena alla strada. Abbiamo aperto gli striscioni e distribuito volantini. Nessuno è stato buttato via, molte persone ci hanno espresso solidarietà e condivisione sulle ragioni della protesta.



Mentre su note epiche dagli altoparlanti una voce narrava del "sodalizio" tra l'uomo e il cavallo e annunciava i vari numeri da circo, un'altra voce, la nostra dal megafono, si aggiungeva per svelare quello che non veniva detto, e cioè che far nascere animali per privarli della loro libertà, soffocarne l'istinto naturale e costringerli a compiere esercizi che non hanno alcun senso per gli animali, è coercizione e che tutto questo non poteva essere spacciato per arte né tanto meno per cultura. Una coro di "Vergogna!" indirizzati agli organizzatori del Concorso Ippico e del circo equestre squarciava i momenti di silenzio.

Il giorno seguente, domenica 14 giugno, in una giornata assolatissima, la protesta si è rivolta contro il Concorso Ippico nel corso delle gare. Un'altra voce dirompente domandava di spiegare onestamente dove finivano i cavalli quando non erano più competitivi o si azzoppavano e svelava il giro di affari dietro il mondo dell'ippica, un mondo non così limpido come vuol sembrare, in cui gli animali sono solo dei mezzi per trarre profitto. Si invitava la Città di Alessandria e gli sponsor a destinare le loro risorse per organizzare eventi senza l'impiego di animali, perché il futuro è anche quello di rispettare gli animali.





Sono stati fotografati animali mal tenuti (come un asino legato a un palo con una corda lunga nemmeno 30 cm e senza acqua, dei pony sotto il sole cocente e senza acqua). Vi erano anche dei cuccioli di cane tenuti in piccole gabbie smontabili, forse per essere venduti sul posto. Anche questo la dice lunga sulla totale assenza di controlli da parte di nessuna forza dell'ordine. L'apporto delle Guardie zoofile in questa circostanza sarebbe stata molto utile ma al momento le Guardie zoofile di Alessandria non sono ancora operative. Sulla base di queste e altre foto un'associazione presenterà un esposto per incuria.







Sono stati infine fotografati dei cartelli apposti sulla segnaletica stradale che indicavano il luogo del Concorso Ippico, in violazione del disposto dell'Art. 38 comma 8 del nuovo Codice della Strada (Decreto Legislativo N. 285 del 30/04/1992) secondo cui è vietato apporre su un segnale di qualsiasi gruppo, nonché sul retro dello stesso e sul suo sostegno, tutto ciò che non è previsto dal regolamento stradale. Un'associazione locale presenterà un esposto anche per questo.