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Sabato 6 gennaio AgireOra Alessandria organizza un pomeriggio di incontro tra attivisti e simpatizzanti al Museo etnografico "C'era una volta" di Piazza della Gambarina per parlare delle prossime iniziative in programma per il nuovo anno e raccogliere idee e proposte per realizzarne di nuove.
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Il Comune di Alessandria non sa più cosa inventarsi per soddisfare l'avidità dei commercianti e le loro richieste, e lo fa purtroppo a scapito degli animali. Quest'anno, nei primi quattro week-end di dicembre, si poteva fare lo "shopping" di Natale in carrozza, trainata da un povero schiavo, un cavallo.
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Domenica 10 dicembre, in tutto il mondo, si celebrava la Giornata dei diritti animali. Movimenti, associazioni e un numero sempre crescente di cittadini che vogliono mettere fine alle sofferenze animali, chiedono la modifica delle leggi perché gli animali da oggetti possano essere considerati soggetti. AgireOra ha organizzato anche in Alessandria un banchetto informativo, con mostra e video.
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La vicenda degli abbattimenti di ungulati in Piemonte si porta avanti a suon di carte bollate e ricorsi al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale), ma quel che è importante è che, di nuovo, fino al 6 dicembre, nessun cacciatore potrà sparare in alcun ATC (Ambito Territoriale di Caccia) o comprensorio alpino del Piemonte.
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Lunedì 6 novembre è entrato in vigore il nuovo Regolamento Comunale per la tutela e il benessere degli animali, la cui approvazione, avvenuta con Delibera del Consiglio Comunale di Alessandria n. 131/530 del 25 settembre 2006, è stata unanime: 32 voti favorevoli su 32 votanti.
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Continua, purtroppo, la triste vicenda degli "abbattimenti selettivi" di ungulati in Piemonte, iniziata ad agosto. Come riportato il 5 ottobre, il TAR ha dato torto alla Regione e la sospensione preventiva fatta per tutto il mese di settembre ha fatto sì che almeno la prima "rata" di abbattimenti prevista per quelle settimane non ci sia stata, e ha anche fatto sì che le aziende faunistico-venatorie del Piemonte non guadagnassero un soldo dal loro "lavoro" sanguinario.
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Nelle ultime settimane è stata molto accesa la protesta contro gli abbattimenti selettivi di migliaia di ungulati decisi dalla Regione Piemonte. Ieri 4 ottobre c'è stata l'udienza del TAR, che doveva decidere definitivamente se sospendere la delibera della Regione oppure se "riattivarla" dopo la sospensione di settembre. Ebbene... i cacciatori (e i loro amici della Giunta Regionale) hanno perso, e i caprioli hanno vinto! Riportiamo qui un comunicato stampa di "Caccia il Cacciatore".