Continua, purtroppo, la triste vicenda degli "abbattimenti selettivi" di ungulati in Piemonte, iniziata ad agosto. Come riportato il 5 ottobre, il TAR ha dato torto alla Regione e la sospensione preventiva fatta per tutto il mese di settembre ha fatto sì che almeno la prima "rata" di abbattimenti prevista per quelle settimane non ci sia stata, e ha anche fatto sì che le aziende faunistico-venatorie del Piemonte non guadagnassero un soldo dal loro "lavoro" sanguinario.
La Regione Piemonte però ha pensato bene di approvare un'altra delibera, quasi uguale alla precedente, ma molto più difficilmente impugnabile, per continuare gli abbattimenti a dicembre e gennaio. Il ricorso si farà lo stesso, ma purtroppo le probabilità di vittoria sono più scarse della volta precedente.
È notevole la "devozione" di questa Giunta regionale ai cacciatori, basti guardare l'Ordine del giorno approvato il 3 ottobre in Consiglio Regionale che è praticamente una dichiarazione d'amore ai cacciatori. La Regione si impegna infatti a "elaborare i piani di prelievo" e a risarcire le aziende faunistico venatorie che han perso dei soldi a causa della legittima decisione del TAR! Non vi è traccia di un impegno volto a rispettare gli animali e la natura e a evitare eventuali situazioni di esubero con metodi non cruenti, né traccia di divieti e controlli fatti sui cacciatori affinché la smettano di liberare animali in natura coi "ripopolamenti venatori", così come invece migliaia di cittadini avevano chiesto in queste settimane.
Insomma, un totale asservimento ai cacciatori, mancanza di coraggio e di senso del dovere e una totale mancanza di voglia di fare il loro lavoro, molto più comodo ripiegare sui soliti abbattimenti...