Dopo l'affissione di gennaio in difesa dei polli, ha preso il via il 5 marzo quella in difesa dei pulcini maschi delle galline ovaiole con 25 stendardi da 140x200 cm per 14 giorni e 120 manifesti da 70x100 cm distribuiti in tutta la città di Alessandria e nei sobborghi. L'iniziativa è stata quasi completamente finanziata da AgireOra Edizioni.

Dalla fecondazione periodica delle galline ovaiole, il 50% dei pulcini nati sono femmine e l'altro 50% maschi. Quelli maschi non sono utili all'industria della produzione delle uova e sono immediatamente eliminati, tritati vivi o soffocati. Solo in Italia ne vengono uccisi 50 milioni ogni anno. Le femmine sane diverranno a loro volta galline ovaiole e uccise a due anni, stremate dallo sfruttamento di deporre circa 300 uova all'anno (in natura, tutte le specie selvatiche di uccelli, depongono pochissime uova in un anno).

Ecco alcune foto dell'affissione.

Stendardo in Spalto Borgoglio, vicino alla stazione

Due stendardi in Viale Repubblica

Manifesti 70x100 in Via Rossini, vicino allo stadio

Elenco completo degli stendardi che abbiamo selezionato in Città:

Intanto c'è chi pensa di correre ai ripari. La Coop ha lanciato la campagna "Salviamo il pulcino maschio", garantendo al consumatore che le uova in guscio a marchio Coop possono definirsi "cruelty free". Significa che Coop acquisterà pulcini destinati a divenire galline ovaiole per la produzione di uova a marchio, solo se i pulcini maschi della stessa covata saranno allevati fino all'età adulta. Peccato che quando questi pulcini saranno diventati galletti, dopo qualche mese, saranno comunque uccisi per soddisfare il consumo di carne. Questo non viene detto nella pubblicità.

L'effetto è solo quello di allungare lo strazio di questi animali. L'unico benessere animale si ottiene lasciandoli vivere in pace, in questo caso, non mangiando uova e non mangiandoli.