Nuova campagna pubblicitaria a manifesti in Alessandria, mentre non sono ancora stati del tutto coperti i manifesti delle precedenti altre due campagne, quella sulla fine dei pulcini maschi e quella in difesa di polli e galline, di cui qualche manifesto resiste ancora! La nuova campagna s'intitola "Lo mangi di baci" e intende evidenziare la contraddizione tra l'amare alcuni animali, quelli cosiddetti "d'affezione" e mangiarne invece altri, quelli d'allevamento destinati al consumo umano. Ma gli animali sono tutti uguali e la differenza "la fai tu".

L'affissione è iniziata il 22 luglio, per 14 giorni e consta di 25 stendardi bifacciali da 140x200 cm e un poster da 6 metri x 3. Ringraziamo tutte le persone che con una donazione hanno sostenuto le spese di affissione: Bianca S. e Enzo A., Cristina G., Deana B., Elisa P., Giancarla M., Giuseppina G., Lorena R., Luisa B. A., Mario C., Marzia S., Massimo S., Patrizia V., Raffaella Z., Taiga A. e l'associazione AgireOra Edizioni che ha anche fornito gratuitamente i manifesti. La spesa complessiva per l'affissione è stata di 570 euro.

Sostenitori sotto al poster presso l'area verde rotatoria Via San Giovanni Bosco / Corso Romita

La campagna pubblicitaria, ideata da AgireOra, è costituita da quattro soggetti ma uno stesso messaggio. Il primo manifesto ritrae un gattino e un giovane pollo accovacciato. Entrambi fanno tenerezza e speriamo di far provare questo sentimento a tutti quelli che lo guarderanno. È stato il primo che ci è venuto in mente perché i polli - maschi e femmine - sono gli animali più sterminati e sempre di più.

Stendardo in Via San Giovanni Bosco, di fronte a MAXI ZOO

Il secondo manifesto mette a confronto un maialino con un cagnolino. Se immaginiamo di mangiare un panino con dentro carne di cane a fette, proviamo orrore. Ma dobbiamo far comprendere che non cambia nulla se a essere ucciso è un maiale, è orrendo allo stesso modo.

Stendardo in Via San Giovanni Bosco, di fronte a LIDL

Nel terzo manifesto abbiamo scelto il vitello come protagonista, assieme al cane: i vitelli sono "sottoprodotti" del latte, macellati a pochi mesi di vita. Oppure vengono lasciati vivere un po' di più, diventando "vitelloni", poi uccisi per la carne.

Stendardo in Corso Borsalino, di fronte a ESSELUNGA

Il quarto e ultimo manifesto mette a confronto un coniglio nano, ormai da anni considerato "pet" anche in Italia, e un coniglio "da carne". Qui, più che in tutti gli altri casi, salta agli occhi l'assurdità di considerare alcuni animali come "d'affezione" e altri, uguali identici, come "da macello".

Stendardo in Lungo Tanaro San Martino, di fronte al TrenoBar

Elenco completo degli stendardi che abbiamo selezionato in Città: