Ogni anno dedichiamo una campagna pubblicitaria a manifesti in difesa degli animali, quest'anno l'abbiamo dedicata ai pesci, gli animali più trascurati e sterminati. I pesci usati per l'alimentazione superano in numero tutti gli altri animali, mammiferi e uccelli messi insieme. Conteggiarne il numero sarebbe impossibile, vengono quantificati a peso: sono 100 milioni di tonnellate all'anno. Per dare più visibilità a questa campagna, domenica 14 luglio, in collaborazione con Animal Renegades di Torino, abbiamo organizzato una coreografia in Piazzetta della Lega in cui abbiamo rappresentato la sofferenza dei pesci.

La campagna pubblicitaria, resa possibile da AgireOra Edizioni che ha messo a disposizione gratuitamente i manifesti e al sostegno economico di molti simpatizzanti di 754 euro alle spese di affissione, è iniziata il 10 luglio per la durata di due settimane, con l'affissione di 125 manifesti da 70x100 cm e 35 stendardi bifacciali da 140x200 cm, permettendo una buona copertura di Alessandria.

Domenica 14 luglio, dalle 16,30 alle 18,00 abbiamo organizzato una coreografia d'impatto per richiamare l'attenzione sul fatto che i mari si stanno svuotando di ogni forma di vita per via dell'ingordigia umana. Alcune figuranti truccate e in costume da pesce si sono sdraiate su dei bancali di legno, mute e immobili come i pesci, e poi ricoperte da una rete da pesca e alcune di loro con un amo in bocca. Sullo sfondo, altri volontari tenevano delle cornici con il manifesto della campagna e una voce registrata alternata a brani musicali spiegava quanto la sofferenza degli esseri acquatici sia identica a quella di qualunque altro animale.

Intorno per terra, cartelli vari sulla muta agonia dei pesci e la distruzione degli habitat marini, ormai al collasso, mentre altri volontari parlavano con i passanti che si fermavano e porgevano loro un volantino o un opuscolo. Molte persone si sono fermate incuriosite e molte seriamente interessante a provare di capire il perché di una scelta di vita vegan. Abbiamo esaurito la nostra scorta di volantini e opuscoli informativi.

L'iniziativa è stata audace sia per l'insolito argomento (a chi potrebbe mai importare dei pesci, a parte noi?), sia per la scenografia d'impatto, a cui nella piazzetta centrale di Alessandria, non capita sovente di assistere. C'è stato un buon riscontro di interesse del pubblico e per una volta nessuno "ci ha mandato a lavorare"... Ringraziamo tutti gli attivisti che sono intervenuti, specialmente quelli da fuori Alessandria, dalle ragazze di Animal Renegades di Torino che hanno posato per la coreografia, insieme anche a Laura, a tutti gli altri attivisti indipendenti che hanno tenuto i cartelli, parlato con la gente e volantinato come Daniela e Franco, o parlato al microfono, come Alessandro.

Dal 1950 la pesca è cresciuta più del quintuplo, da 18 a 100 milioni di tonnellate all'anno. Migliaia di navi fabbrica stanno svuotando gli oceani. Tre quarti delle aree di pesca sono impoverite, esaurite, o in procinto di esserlo, molti pesci di grandi dimensioni sono scomparsi perché non hanno il tempo di riprodursi. Di questo passo, entro il 2050 i mari potrebbero rimanere senza vita. Le specie animali e vegetali stanno scomparendo a un ritmo 1000 volte superiore a quello naturale.


"È forse un delirio di un gruppo animalista, quello di voler salvaguardare la vita su questo pianeta, parlando di compassione e scelta vegan, mentre i governi non stanno facendo nulla?... La buona notizia è che per diventare vegan basta deciderlo in qualunque momento, ma prima è e meglio è."