In questi giorni la città è tappezzata di cartelli rossi e i negozi di locandine, è arrivato il Circo di Mosca. È un circo con animali, come tanti altri purtroppo. Ci sono tigri, leoni, elefanti, bufali, cammelli, lama, cavalli, ecc.. Non è giusto imprigionare animali in angusti serragli, ridicolizzarli e fargli compiere qualsiasi tipo di esercizio contro la loro natura. Gli animali selvatici devono essere liberi e neppure fatti nascere in cattività. Sabato 25 e domenica 26 ottobre, abbiamo effettuato due presidi di controinformazione di fronte al circo attendato in Via Marengo (piazzale McDonald's).

Il presidio di sabato si è svolto la sera, dalle ore 20,00 alle 21,30, e quello di domenica il pomeriggio, dalle ore 16,00 alle 17,30. Abbiamo effettuato un volantinaggio nei pressi della biglietteria ed esposto alcuni cartelli e degli striscioni per spiegare al pubblico che gli animali nel circo non si divertono affatto: spesso sono sottratti al loro habitat naturale e sono tenuti in condizioni a dir poco avvilenti, sono costretti a imparare sotto varie forme di costrizione, sia psicologiche che fisiche, gli esercizi che poi esibiranno in pista come automi. Ma la maggior parte del tempo questi animali lo trascorrono rinchiusi in gabbie, alcuni di loro sono incatenati e percorrono migliaia di chilometri, da una città all'altra, stipati in container, per terra e per mare, in ogni stagione. Questo è schiavismo.

La gente sembra non vederci nulla di male nei circhi e negli zoo, molte persone sono ancora convinte che gli animali "sono trattati bene" e che i circensi "amano i loro animali". Ma anche se fossero trattati bene, chi siamo noi esseri umani per imporre a questi animali la nostra volontà e privargli la libertà. Troppo difficile da capire? Sembra di sì.