Le sagre, per gli animali, non sono certo feste. In estate, in tutta la provincia, si svolgono sagre paesane e feste patronali: del salamino o dell'agnolotto d'asino, del cinghiale, della porchetta, del coniglio, del bollito misto, del pesce e del vitello, ma la carne non cresce sugli alberi né si stacca come la frutta, per prenderla occorre allevare e poi uccidere animali. Senza necessità, perché non ne abbiamo nessun bisogno. Abbiamo organizzato 6 presidi davanti alcune di queste sagre.

I presidi si sono svolti il 9 agosto dalle 18,30 alle 21,30 a Orsara Bormida davanti la "Sagra del Vitello intero", il 16 agosto dalle 19,30 alle 21,30 a Castelferro alla "Sagra dei Salamini d'asino" e il 28, 29, 30 e 31 agosto dalle 19,30 alle 21,30 a Casalcermelli alla "Sagra della porchetta". Si è trattato di presidi silenziosi, con due o tre volontari che esibivano cartelli raffiguranti animali "da reddito" (un vitello insieme alla madre, un asino, un maiale) per sensibilizzare la gente che il consumo di carne significa condannare miliardi di esseri senzienti a una breve non-vita di sofferenze e morte, contribuisce alla fame nel mondo e alle "malattie del benessere" nei paesi ricchi, all'inquinamento e alla deforestazione.



Non pretendiamo di cambiare le abitudini alimentari della gente, ma se qualcuno decidesse di non cibarsi più di animali, perché semplicemente non sapeva che la vita degli animali destinati al consumo umano non è quella che si vede nelle pubblicità, o non sapeva che è possibile vivere bene anche da vegetariani, e che ci si fa un regalo alla propria salute, allora perché no?

In qualcuno (o spesso qualcuna, le donne su questo sono più sensibili degli uomini), sarà pure 1 su 100, scatta qualcosa, lo vediamo perché si avvicina e ci dice: "Non sapevo, ci penserò, potrei provare". Forse non subito, non quella sera, ma forse in futuro. Il numero di vegetariani è in costante crescita, dunque qualche motivo ci sarà pure. Se per tanti può essere solo una "moda" passeggera, per altri che fondano la propria scelta veg su ragioni etiche, non lo è. La maggior parte dei vegetariani lo sono diventati con il tempo, forse perché hanno letto, visto o vissuto direttamente qualcosa che li ha particolarmente colpiti.

Volantino distribuito alla sagra del Vitello intero a Orsara Bormida