Sabato sera 28 febbraio e domenica pomeriggio 29, abbiamo protestato davanti l'ingresso del Ringland Circus allestito sul piazzale a fianco del McDonalds di Alessandria, esponendo alcuni striscioni e volantinando. Una protesta civile ma ferma per sensibilizzare il potenziale pubblico sulle reali condizioni in cui vivono gli animali nei circhi in cui non possono soddisfare le proprie esigenze etologiche, sono privati della libertà e sono costretti, anche con la violenza, a svolgere esercizi innaturali e contro la loro volontà.

Non siamo contro il circo ma contestiamo lo sfruttamento degli animali. Gli animali non hanno possibilità di scegliere. Pagando quel biglietto per vedere uno spettacolo di due ore assolutamente diseducativo, li si condanna a una vita di sofferenza e prigionia. Su due grandi striscioni ottenuti da due lenzuoli, abbiamo posto due scritte: "APRI OGNI GABBIA" e "PER IL TUO DIVERTIMENTO GLI ANIMALI SOFFRONO".



Non c'era per fortuna molta gente in coda davanti la biglietteria. Si trattava per lo più di genitori con i propri figli piccoli. Alla domanda: "Perché andate al circo a vedere animali sfruttati?" quasi si giustificavano addossando ai figli la responsabilità di dover passare quel sabato sera o quella domenica pomeriggio chiusi dentro un tendone: "Avete ragione, ma lo facciamo per loro, fosse per noi non ci andremmo"... Che cavolo di risposte!

Una coppia di ragazzi ha deciso di ripensarci e ha fatto dietro front. Il proprietario del circo, con un cappello da cowboy, è uscito a controllare la situazione e poi è venuto a parlarci. Ha ammesso che da anni il pubblico è in calo, ma secondo lui un circo senza animali non sopravvivrebbe, avrebbe ancora meno pubblico. Noi riteniamo invece che il futuro del circo debba essere senza animali e prima ci si adeguerà, meglio sarà per tutti.