Ci duole constatare quanto sia ancora tenace e radicata in parte della popolazione un'ingiustificabile indifferenza nei confronti della sofferenza degli animali. È tempo che scompaia ogni incivile usanza di banchettare con i corpi straziati di innocenti condannati a morte dalla crudeltà e dalla bramosia umana di profitto. Sabato 19 agosto abbiamo organizzato un presidio di protesta di fronte l'ingresso della sagra.

Una decina di attivisti, con cartelli e striscioni hanno fatto sentire la loro voce in difesa degli animali condannando la scelta di Borgoratto di inaugurare una nuova sagra a base di carne. Una scelta irresponsabile, nel 2017, spingere ancora sul consumo di carne, considerati i problemi etici, ambientali e salutari collegati a questo tipo di alimentazione.

Abbiamo distribuito materiale informativo come gli opuscoli "Perché vegan". Grazie a un amplificatore audio portatile abbiamo raggiunto con la voce tutti quelli che erano in fila alla cassa. Abbiamo parlato delle nostre esperienze personali, che considerarci una specie superiore nella scala evolutiva rispetto gli animali vuol dire essere investiti di maggiore responsabilità nei loro confronti e del pianeta. Abbiamo parlato degli animali terrorizzati condotti al mattatoio e fatto sentire la registrazione delle loro urla mentre sono ammazzati.

Qualcuno degli avventori della sagra ha sentito il bisogno di dire che quello che è stato detto lo ha fatto riflettere, anche alcuni ragazzi che volevano capire, sapere, e questo è positivo. Le conoscenze ci sono, il cambiamento verso un'alimentazione più etica, verde e salutare lo possono fare tutti, basta toglierci i paraocchi e informarci liberamente attraverso Internet.

Se fossimo di più (ma non lo siamo), andremo a manifestare davanti tutte le sagre: a ogni sagra un presidio, ogni giorno della sagra, per far vedere che la "normalità del mangiar carne" non è accettata da tutti.