Dal primo all'11 marzo presso "SportAlBorgo" - Area Sportiva Polivalente Garavelli prof. Laura, di pertinenza della Provincia di Alessandria, in Corso Monferrato, è attendato il Circo Acquatico "Loredana Bellucci", un altro circo che sfrutta non solo animali di terra e aria, ma anche animali acquatici.

Al giorno d'oggi non può più essere giustificabile lo sfruttamento, la prigionia e l'umiliazione degli animali negli spettacoli circensi. Nessuno ha il diritto di disporre della vita degli animali per il proprio tornaconto, privandoli della loro libertà naturale e costringendoli a compiere esercizi contro la loro volontà. Anche se cambiano le specie utilizzate, in questo caso si tratta prevalentemente di animali acquatici o che in natura vivrebbero in prossimità di corsi d'acqua o di acquitrini, lo sfruttamento continua.

Le condizioni in cui sono tenuti questi animali erano a di poco precarie: abbiamo visto dei pellicani in un vano sotto un camion, un ippopotamo (!) in un piccolo recinto con una misera pozza d'acqua, un'aquila reale legata a un arco metallico piantato in terra, una coppia di istrici in una minuscola gabbia che parevano impazzite perché continuavano a girare vorticosamente su loro stesse...









Giovedì 1, martedì 6 e giovedì 8 marzo dalle ore 20,15 alle 21,30 e domenica 4 e 11 marzo dalle ore 15,15 alle 18,30, abbiamo effettuato dei presidi davanti l'ingresso del circo per manifestare la nostra contrarietà a questa forma di schiavitù degli animali, sensibilizzare le persone sulle condizioni degli animali nei circhi e invitarle a non entrare, cioè non sovvenzionare con il biglietto questo genere di attività.



Molte le famiglie che si recavano al circo con la scusa che lo facevano per accontentare il loro figlio o figlia. Ma il circo con animali non è educativo. Esso riafferma la logica che considera "normale" lo sfruttare gli animali per il nostro divertimento di un'ora e mezza, mentre loro, gli animali, rimarranno prigionieri per il resto della loro vita, sfruttati e umiliati in spettacoli che, per altro, non hanno nulla da insegnare sulla loro vita reale in natura.