Sabato 17 dicembre e sabato 14 gennaio in Piazzetta della Lega ad Alessandria, due banchetti informativi per un abbigliamento etico, senza cioè l'uccisione di animali per farne pellicce o bordi per cappucci o polsini dei giubbotti. Esposta davanti al banchetto una mostra a pannelli dal titolo "Eleganza criminale" e a lato e sul retro altri pannelli fotografici di animali che ci fissano da dietro le gabbie in cui sono imprigionati.

Ecco quello che i pellicciai non espongono nelle loro vetrine: trappole, allevamenti, metodi di uccisione, gli animali scuoiati agonizzanti... Una cartello con lo sguardo di una volpe, vittima dell'industria della pelliccia che ci fissa, come a supplicarci la libertà. Perché chi indossa le pellicce non riesce a sostenere questo guardo e si gira dall'altra parte? Tanti animali meravigliosi uccisi per la stupida vanità umana.





Di signore (e signori) impellicciati ce ne sono ancora tanti. All'invito di leggere i cartelli della mostra esposta davanti al banchetto, questi allungavano il passo. Alcuni ragazzi più giovani si sono fermati, speriamo abbiano fatto il collegamento tra il loro cappucci dal folto pelo e quelle vite a cui apparteneva. Abbiamo consegnato un centinaio di volantini e altri per un Natale "buono", cioè senza animali nel piatto.

Sabato 17 dicembre faceva veramente molto freddo. Nebbia e temperatura prossima allo zero. Un volontario infreddolito al banchetto si scalda con una tisana calda.

Sabato 14 gennaio abbiamo ripetuto l'iniziativa con le medesime modalità. Incontri interessanti con alcune persone: madre e figlia che hanno preso due libri, uno sui tre trattati in difesa degli animali di Plutarco L'intelligenza degli animali e la Dissertazione sopra l'anima delle bestie di Giacomo Leopardi, entrambi a cura del prof. Gino Ditadi. Una signora impellicciata (l'unica) che si è fermata al banchetto, vedendo alcune foto della mostra sembrava prendere in quel momento coscienza di quanta crudeltà ci sia dietro quelle pellicce. Un gruppo di ragazzi di un centro sociale si sono fermati perché interessati ai nostri materiali informativi gratuiti e ne hanno presi un bel po'.



È passata tanta gente, complice anche un ragazzo musicista che suonava e che aveva attirato molto pubblico. Anche se in tanti altri non si sono fermati, in molti hanno potuto vedere la mostra e il messaggio che davamo o leggere il volantino.