Venerdì 12 ottobre, al Museo Etnografico "C'era una volta" in Alessandria, si è svolta la presentazione della sezione LAC di Alessandria, con Roberto Piana, Coordinatore della guardie venatorie della LAC e Stefano Bovone, il nuovo delegato provinciale. La conferenza ha trattato della situazione della caccia del territorio della provincia di Alessandria e delle attività della LAC.
La LAC è un'associazione Onlus di volontariato riconosciuta dal Ministero dell'Ambiente. Esiste a livello nazionale dal 1978 per promuovere l'abolizione della caccia, la difesa della fauna, la conservazione e il ripristino dell'ambiente, con iniziative giuridiche, politiche, culturali, educative, informative ed editoriali.
Perché una nuova sezione ad Alessandria? Perché Alessandria è una provincia emblematica: conta circa 7000 cacciatori, è un territorio popolato da una fauna selvatica molto ricca (ricordiamo le recenti vicende degli abbattimenti dei caprioli e degli ungulati), da Alessandria partono gli input per la Regione Piemonte, per le iniziative, per le leggi che regolano l'attività venatoria in Piemonte. In alcune zone limitate di ripopolamento e cattura c'è un'elevata produzione di lepri da immettere poi nei territori venabili (ma quando si producono in pochi ettari migliaia di lepri, significa che i predatori naturali, come la volpe, sono stati sterminati, magari ricorrendo ai bocconi avvelenati, fenomeno nato proprio in provincia di Alessandria). Inoltre Alessandria si contraddistingue per l'alto numero di aziende private di caccia. Da maggio 2005, il Presidente nazionale della Federcaccia (Federazione Italiana della Caccia), la maggiore associazione venatoria nazionale, è l'alessandrino Franco Timo, avvocato civilista.
La LAC svolge numerose attività: vigilanza venatoria, attività a livello legislativo, ricorsi amministrativi (ha un proprio ufficio legale), offre consulenze ai consiglieri regionali e deputati in materia venatoria, si occupa di manifestazioni, interventi nelle scuole, informazione, ecc.. L'attività principale dell'associazione è comunque la vigilanza venatoria. Le Guardie venatorie volontarie, quando sono in servizio, sono dei pubblici ufficiali a tutti gli effetti, hanno una divisa, svolgono un servizio pubblico, elevano sanzioni amministrative e, se ci sono le condizioni, fanno denunce penali, sequestrano armi e selvaggina. Lo scopo è far rispettare la legge. La LAC non si occupa solo di caccia ma anche di tutela dell'ambiente: le Guardie venatorie possono intervenire in situazioni di degrado ambientale causate dall'abbandono dei rifiuti nell'ambiente.
Oltre alla protezione ambientale, la LAC è anche un'associazione animalista, che quindi difende i diritti degli animali. Le Guardie possono intervenire anche nei casi di maltrattamento di animali, nei mercati, nelle fiere, nei circhi, effettuando ispezioni. Si prevede anche in Alessandria, nel corso dei primi mesi del 2008, un corso della LAC per la formazione di Guardie venatorie e zoofile.
Qui la registrazione audio dell'intera conferenza: