Campagna informativa a manifesti e petizione europea "Stop sussidi agli allevatori" consegnata alla Commissione Petizioni dell'Unione Europea.
È partita anche in Alessandria e provincia (e in oltre 30 comuni in tutta Italia) dal 28 ottobre una campagna informativa a manifesti per spiegare quanto sia massiccio l'impatto dell'allevamento di animali sull'ambiente. La campagna è a cura del Centro Internazionale di Ecologia della Nutrizione, che nel frattempo, martedì 3 novembre, ha consegnato alla Commissione Petizioni dell'UE le firme sulla petizione europea "Abolizione del sostegno economico all'allevamento e alla pesca da parte dell'Unione Europea".
http://www.nutritionecology.org/it/news/pac_press_release.html
Anche Alessandria aveva contribuito alla raccolta delle firme sulla petizione attiva già da un anno, in ogni occasione di incontro con il pubblico nel corso di conferenze o proiezioni di documentari o ai banchetti informativi per strada.
Nel manifesto della campagna informativa è ritratto lo zoccolo di un bovino che "schiaccia" il pianeta, con la spiegazione "Gli allevamenti PESANO sulla Terra", mentre il titolo asserisce "Meno carne, meno effetto serra".
Il testo esplicativo spiega quanto impatti l'allevamento di animali a scopo alimentare sul problema del riscaldamento globale. Secondo un rapporto del 2006 della FAO intitolato "La lunga ombra degli allevamenti" le emissioni di gas serra dovute agli allevamenti sono pari a quelle dell'industria, e di più di quelle del settore dei trasporti: 18% contro il 13,5%.
http://www.fao.org/docrep/010/a0701e/a0701e00.HTM
La percentuale del 18% pare però essere sottostimata. Un studio pubblicato proprio in questi giorni sull'ultimo numero dell'autorevole World Watch Magazine - pubblicazione del World Watch Institute fa salire questa percentuale al 51%!
http://www.worldwatch.org/node/6294
Secondo questo studio, di tutte le emissioni legate alle attività umane che stanno drammaticamente sconvolgendo il clima, metà sono attribuibili all'allevamento. A questo dato allarmante di per sé bisogna aggiungere quello legato alla crescita della popolazione umana e alle proiezioni che indicano un raddoppio nel numero degli animali di allevamento entro il 2050 in assenza di fattori correttivi.
Con la campagna "Meno carne, meno effetto serra", si vuole informare la gente che la scelta più potente che si possa fare in prima persona per diminuire il proprio impatto sull'effetto serra è quella di diminuire il consumo di carne, o meglio, diventare vegetariani.