Esprimiamo ancora una volta dissenso per la venuta in città di un circo con animali, quello di Moira Orfei. Alle nostre proteste si aggiungono ora le testimonianze dirette di ex lavoratori dei circhi, come quella di Tom Rider, in una conferenza stampa tenutasi a Milano lo scorso 21 ottobre organizzata da Animal Defenders International e AgireOra alla presenza di pubblico e giornalisti.

La testimonianza video è stata proiettata anche al pubblico di Alessandria prima del secondo film ("Our daily bread") della rassegna di quattro documentari sul rapporto uomo, natura, animali, lo scorso 30 novembre al Museo etnografico "C'era una volta".



La testimonianza riporta quello che gli animali patiscono nei circhi, e che è uguale in tutti i circhi: la prigionia e le violenze sistematiche nel corso degli addestramenti. Elefanti, tigri, orsi, e ogni genere di animale colpiti con sbarre di ferro, pungolati con dispositivi elettrici e costretti a vivere in spazi invivibili. La tesi è che non può esistere un circo con animali che può trattare bene gli animali. Animal Defenders International ha lanciato la campagna "Stop alla sofferenza degli animali nei circhi" in Europa, Stati Uniti e Sud America, con lo scopo di incoraggiare i lavoratori dei circhi che vedono maltrattamenti e abusi sugli animali a denunciare questo stato di cose. La testimonianza è disponibile a questo link:

http://www.tvanimalista.info/video/circhi-zoo/circo-animali-stop-sofferenza/

La campagna ha iniziato a dare i primi frutti in Sud America. La Bolivia ha recentemente bandito totalmente i circhi con animali e proposte di legge simili sono in discussione al Parlamento del Brasile, Colombia e Perù. In Italia la situazione è rovesciata, non solo ai circhi è permesso utilizzare animali ma sono anche finanziati dal Fondo unico per lo spettacolo; lo Stato, per coprire le voragini economiche delle casse del circo, versa cospicui finanziamenti (soldi pubblici) che aumentano di anno in anno. L'ultimo dato del 2005 riporta che ai circhi con animali, direttamente o indirettamente, sono stati versati dallo Stato più di 7 milioni di euro.