Iniziative come l'Esposizione Internazionale Felina, poi a giugno la San Giorgio Cavalli con il Concorso Ippico, ripropongono una cultura di animali di razza che di fatto incentiva il commercio di animali, che, come è risaputo, va a scapito delle adozioni, mentre il numero degli animali abbandonati cresce ogni anno a dispetto di tutte le campagne di sensibilizzazione contro gli abbandoni.

La logica dell'allevamento, del commercio, del "culto della razza" degli animali d'affezione, quando non è causa diretta di maltrattamenti, è del tutto estranea a una cultura di rispetto degli animali. Su vari organi di stampa è stato scritto che alcune associazioni animaliste hanno partecipato all'interno della Cittadella con il proprio stand per promuovere una cultura animalista. A nostro parere, invece, questa partecipazione finisce in qualche modo con il legittimare questo genere di mostre, danneggiando in realtà gli animali nei rifugi o nelle colonie a vantaggio di quelli negli allevamenti commerciali o amatoriali perché la cultura dell'animale-oggetto, porta poi agli abbandoni, ai maltrattamenti e alle nascite indesiderate.

Sfruttare questo tipo di contesti per parlare di animalismo o per avere qualche ritorno economico, magari per il proprio rifugio o colonia, significa darsi la zappa sui piedi, perché fino a che persisterà l'idea che sia giusto e normale avere il gatto più bello o di razza, fargli fare le cucciolate, comprare e vendere gli animali, ecc., nulla cambierà per gli animali abbandonati e queste manifestazioni servono in primo luogo proprio agli allevatori, commerciali o amatoriali che siano.

Si dirà forse che queste mostre servono a far conoscere il mondo dei gatti, ma non è così. Non è quello il mondo dei gatti. Si tratta di gatti di razze selezionate, non certo gatti che hanno bisogno di adozioni. Sono gatti fatti nascere appositamente in allevamenti, commerciali o amatoriali, mentre ci sono migliaia di animali che cercano casa e muoiono di stenti, o passano l'intera loro esistenza in un rifugio.

Abbiamo espresso la nostra contrarietà a questo tipo di iniziative scrivendo al Sindaco Piercarlo Fabbio e all'Assessore al Welfare Animale Gian Paolo Lumi, e domenica 8 maggio abbiamo effettuato un presidio informativo fuori dalla Cittadella, con distribuzione di volantini per sensibilizzare alla adozione degli animali e a visitare i rifugi dove ci sono animali in attesa di essere adottati.