Già a partire dall'estate abbiamo raccolto le sottoscrizioni di tante persone per sostenere la campagna pubblicitaria a mezzo dei manifesti "LA VANITÀ UCCIDE" da noi stessi ideata (anche dal punto di vista grafico) e pubblicata da AgireOra, per sensibilizzare la gente a non comprare pellicce o altri capi di abbigliamento adornati con inserti in pelo vero, per risparmiare la vita a moltissimi animali catturati in natura o allevati appositamente.

http://www.agireora.org/info/news_dett.php?id=1325

I dati parlano di almeno 70 milioni di animali che ogni anno vengono uccisi in tutto il mondo per confezionare capi in pelliccia o per diventare accessori, inserti per cappotti, borse, scarpe e cappelli. La vita di questi animali è molto breve, il tempo necessario perché la loro pelliccia sia utilizzabile, e spesso impazziscono. La morte di queste creature avviene in camere a gas o per elettrocuzione. In certi casi gli animali sono scuoiati ancora vivi, come documentano alcuni terribili reportage di attivisti infiltrati negli allevamenti.

Abbiamo prenotato con largo anticipo (dal 16 agosto) gli spazi espositivi comunali (ben 28 stendardi bifacciali) vicino a semafori, scuole, parcheggi, e supermercati, per l'intero mese di dicembre, con l'uscita nelle due settimane centrali di 112 manifesti grandi (100x140 cm) su stendardo e altri 20 a muro, e per tutto il mese altri 300 manifesti piccoli (70x100 cm) con uscita di 100 manifesti per volta ogni 10 giorni, con identico messaggio ma differente soggetto. La spesa complessiva sostenuta è stata di 846 euro.



In realtà questi manifesti piccoli non si sono sovrapposti ma gli attacchini li hanno affiancati a quelli della decade precedente :-)



Sullo stesso tema anche vari banchetti informativi nelle vie centrali (il 17 e 24 novembre e l'8 e 16 dicembre), con annessa una mostra fotografica sullo sfruttamento degli animali cosiddetti "da pelliccia". Alcune immagini erano crude e abbiamo messo un cartello giallo con una doppia freccia e la scritta "FAI IL COLLEGAMENTO" e di fianco un mezzo busto su un piedistallo vestito di una pelliccia in visone, donata da una impellicciata "pentita". In tanti si sono fermati a guardare la mostra, a commentare e a "fare il collegamento" tra la pelliccia e quei poveri animali. A tutti loro abbiamo lasciato un volantino informativo.