Abbiamo incontrato la prima volta Andrea Cisternino, fotografo, alcuni anni fa a una serata benefit a Tortona per conoscere la sua storia e la sua lotta per denunciare le uccisioni sistematiche di cani e gatti randagi ucraini iniziate nel 2009 ad opera dei cosiddetti "dog hunter", fino alla costituzione della "International Animal Protection League (Charitable Foundation)" con sede a Kiev e la costruzione nel 2012 di un rifugio per salvare questi animali, il Rifugio Italia Kj2, a 45 chilometri da Kiev. Oggi il rifugio è circondato dalla guerra e i viveri iniziano a scarseggiare.

L'animalista italiano Andrea Cisternino - foto tratta dalla sua pagina Facebook

Nel 2015 il rifugio venne distrutto da un incendio doloso proprio ad opera dei dog hunter e moltissimi animali perirono tra le fiamme. Andrea non si diede per vinto e con grande determinazione ricostruì da zero la sua nuova oasi che oggi si estende su 20mila mq di terreno e ospita oltre 400 animali tra cui non solo cani e gatti abbandonati, ma anche animali che altrimenti sarebbero finiti al macello, tra cui mucche, cavalli, maiali, capre, pecore, galline, faraone, oche.

Dal 24 febbraio scorso questo luogo di pace è circondato dalla guerra di Vladimir Putin. Andrea insieme ad altri tre volontari resiste con gli animali e non intende lasciare il paese. La sua volontà è rimanere al rifugio e fare tutto quanto gli è possibile per proteggere gli animali. La situazione però è critica, gli spari di artiglieria sono continui e sempre più vicini, la zona circondata da soldati e non è possibile raggiungere il rifugio né è pensabile un'evacuazione con tutti gli animali. Fa molto freddo e le scorte alimentari per sé, i volontari e gli animali sono razionate e diminuiscono. Ad oggi ne hanno ancora per pochi giorni, Andrea era stato comunque molto previdente a procurarsi provviste e gasolio alle prime avvisaglie del conflitto.

Andrea e i suoi collaboratori in Italia si stanno muovendo attraverso la Farnesina, il consolato, la Croce Rossa ucraina e in tutti i modi per vedere se è possibile creare un corridoio umanitario che consentirebbe di far arrivare carichi di provviste senza rischi. Speriamo bene.

Per chi volesse aiutare Andrea con una donazione, visiti la pagina Facebook del Comitato "Unitiperloro - Animali e Ambiente":
https://www.facebook.com/unitiperloro