Un presidio contro le sagre che ancora promuovono il consumo di carne si è svolto sabato 21 agosto a Borgoratto Alessandrino dove era in corso la quarta sagra della fassona.
Alcuni attivisti con dei cartelli, altri confinati, ben distanti, dentro un "recinto" come gli animali
Alcuni attivisti con l'ausilio di un altoparlante hanno espresso il proprio dissenso rivolto agli organizzatori e al pubblico pagante della sagra, mettendo al centro l'irresponsabilità della promozione di queste abbuffate di carne, quando ormai si sa benissimo (anche se noi lo ripetiamo ormai da decenni) quanto il consumo di carne non sia etico, per via dell'allevamento e dell'uccisione degli animali che sono esseri senzienti, e incida negativamente sull'ambiente e sulla nostra stessa salute.
Un attivista descrive in un accorato discorso la sorte degli animali al macello
Durante il presidio sono state fatte ascoltare anche le urla strazianti degli animali in un macello. Non ci sono state reazioni da parte degli avventori della sagra, per lo più sordi e indifferenti, e la nostra solo una voce nel deserto delle coscienze. Alla prima edizione di questa sagra, nel 2017, quanto meno dei giovani si erano avvicinati incuriositi, per saperne di più sulle nostre istanze, volevano capire, quest'anno nulla, tutto molto deprimente.