In Alessandria è arrivato il Circo Americano, un circo con animali, simbolo di una "cultura" dura a morire, quella che giustifica la reclusione e lo sfruttamento di animali allo scopo esclusivo di divertire il pubblico. Gli animali selvatici non possono essere addestrati senza che l'integrità della loro indole più profonda non venga distrutta. Gli odierni ferri del mestiere sono in gran parte gli stessi utilizzati dagli addestratori del passato: fruste, bastoni con uncini metallici, spranghe, catene, pungoli elettrici, museruole e pugni. Sono gli stessi addestratori a dirlo e numerosi video girati di nascosto da attivisti per i diritti animali infiltratisi nei circhi di tutto il mondo a documentarlo.

Ieri sera e oggi si sono svolti due presidi nei pressi del circo prima dell'ingresso del pubblico nel tendone, con una partecipazione di almeno una decina di volontari. Una manifestazione pacifica ma che non poteva passare inosservata perché proprio all'ingresso della piazzola del circo.



Oltre ai volantini informativi sulla vita miserabile degli animali nei circhi, una insegnate tra i volontari ha distribuito in particolare ai genitori che portavano i loro bambini a vedere gli animali del circo, dei disegni fatti dai suoi alunni, disegni che toccano il cuore e non possono lasciare indifferenti.



Quando i bambini capiscono cosa significa il circo per gli animali, non vogliono più andarci. I genitori sbagliano a portare i figli al circo, pensando che sia giusto per loro vedere almeno una volta nella vita un animale selvatico, una tigre, un leone, un elefante. Ma quello del circo è il contesto meno naturale e non vi è nulla di educativo nel mostrare degli animali depressi a fare numeri che sono contrari alla loro natura, a essere umiliati e derisi e a essere prigionieri per tutta la vita, a soffrire profondamente. Pagando il biglietto, i genitori non fanno bene né agli animali né ai loro figli. Il circo educa a diventare ottusi e insensibili, a non vedere quello che è ovvio e a nasconderlo dietro risate.



Doveva essere effettuata anche una affissione con i manifesti "NATO LIBERO - PRIGIONIERO A VITA" con l'immagine di un elefante incatenato, già sottoscritta da numerosi cittadini, ma i tempi tecnici per l'affissione non coincidevano con il periodo di attendamento del circo, e così non è stata fatta.