Visto il successo della prima edizione di "Animali e Umani", abbiamo organizzato un nuovo ciclo di quattro conferenze sempre presso la sala multimediale del Museo "C'era una volta" di Alessandria in Piazza della Gambarina, tutti i venerdì di novembre alle 21,00 a ingresso libero.
Anche questa volta, come avvenuto a maggio, apriremo con un ragionamento ampio sull'etica interspecifica, con la prima alta difesa degli animali giuntaci pressoché integra dal mondo antico con Plutarco. Il Prof. Gino Ditadi, docente di filosofia presso l'Università di Padova, collaboratore dell'Istituto Italiano di Bioetica e autore di numerosi saggi storico-filosofici sul rapporto uomo-animali, il 5 novembre ci parlerà del profondo significato filosofico della protesta di Plutarco, in "L'intelligenza degli animali e la giustizia loro dovuta" e la viva attualità del suo appello in difesa dell'intelligenza, della dolcezza degli animali e della giustizia loro dovuta.
Il 12 novembre, Enrico Moriconi, medico-veterinario e presidente di ASVEP (Associazione culturale veterinaria di salute pubblica), autore di "Le fabbriche degli animali, mucca pazza e dintorni" edito da Cosmopolis, e di numerosi altri libri in tema animalista/ambientalista, ci parlerà di "Allevamento intensivo e le conseguenze su ambiente e animali", ovvero della realtà crudele della zootecnia industriale che ha trasformato esseri senzienti in "animali-macchine", delle ricadute in termini di benessere animale, sulla salute pubblica e l'ambiente.
Continueremo il 19 novembre con "I Comitati di cittadini 'Caccia il Cacciatore'... Perché il prossimo bersaglio puoi essere tu!" con Massimo Tettamanti (Associazione Italiana Familiari e Vittime della Caccia). Verrà presentata la Campagna "Caccia il Cacciatore" che ha lo scopo di far capire a tutti che la pericolosità dei cacciatori non è un problema "degli altri", ma è un problema di tutti, perché, come recita lo slogan... "il prossimo bersaglio puoi essere tu"! La realtà nascosta che sta dietro alla caccia è fatta di decine di morti e feriti "per sbaglio" ogni anno, senza contare le centinaia di migliaia di persone che vivono in campagna costrette a vivere sotto assedio per tutta la durata della stagione venatoria. Lo scopo finale dichiarato è l'abolizione totale e completa della caccia, perché è qualcosa che la gente considera pericolosa, che la gente non vuole.
Infine chiuderemo il 26 novembre con Stefano Cagno, medico chirurgo e membro del CSA, Comitato Scientifico Antivivisezionista, e di LIMAV, Medici Internazionali. La sua conferenza avrà per titolo "Sperimentazione animale tra mito e realtà". Interverrà anche la Marina Berati, portavoce della campagna "Ricerca senza Animali" e di cui ne illustrerà gli scopi.