Prende il via questa sera (venerdì) alle ore 21,00 e con ingresso libero, il quarto ciclo di quattro conferenze "Animali e Umani" presso il museo "C'era una volta" di Alessandria, in piazza della Gambarina. Tema del primo incontro, "Le grandi religioni e gli animali", si annuncia come un viaggio alle radici di un difficile rapporto attraverso l'Induismo, il Buddhismo, la religione Greca, l'Ebraismo, il Cristianesimo e l'Islam, ma anche toccando religioni minori ma significative nel rapporto con gli animali.
Il relatore, il Prof. Gino Ditadi, già ospite l'anno scorso per una conferenza dedicata alla più alta protesta di Plutarco in difesa degli animali, insegna Filosofia presso l'Università di Padova ed è autore di numerosi saggi di carattere storico e filosofico. Ricordiamo alcune delle opere che il Prof. Ditadi ha curato per le Edizioni Isonomia: Teofrasto "Della Pietà" (verso tutti i viventi) prima edizione italiana; Plutarco "L'intelligenza degli animali e la giustizia loro dovuta"; Lev Nicolaevič Tolstoj "Contro la caccia e il mangiar carne"; "I filosofi e gli animali", oltre a numerosi saggi pubblicati nei Quaderni di bioetica.
A proposito del tema della serata, se si prescinde da alcune branche del Buddhismo e da alcune sopravvivenze dell'antico Zoroastrismo e della religione Giainista, l'insufficienza della lettura del mondo animale nelle religioni più note è un desolante dato di fatto che viene da lontano e si intreccia in visioni della vita opposte al biocentrismo.
Gran parte delle religioni si sono accorte solo ora di aver dimenticato il creato, essendosi preoccupare di mettere al centro della creazione non tutta la vita, ma un suo frammento transitorio, l'essere umano. Se la natura è stata sfigurata in nome dell'antropocentrismo e come conseguenza viviamo e vivremo situazioni sociali, sanitarie ed ambientali drammatiche, la maggior parte delle religioni hanno avuto nel corso della storia un ruolo di oggettiva deresponsabilizzazione.
Appuntamento dunque questa sera per tutti gli interessati, credenti e non, animalisti e non.