In questo mondo in cui tutto cambia, e cambia in fretta abbiamo notato che anche l'agricoltura ha subito e sta subendo grandi cambiamenti. Gli agricoltori appoggiati dal mondo venatorio lamentano danni in continuazione causati dagli animali e chiedono contributi colpevolizzando di volta in volta una o l'altra specie. Ora tocca ai piccioni...
Tutti ricordiamo il grande e duro lavoro del contadino che con l'alternarsi delle stagioni programmava i suoi raccolti nel pieno rispetto della natura e tutto avveniva in una simbiosi tra culture, territorio e animali che vi vivevano. Oggi pare che tutto questo non possa più esistere. Sono arrivati i diserbanti, i pesticidi, gli insetticidi e una infinità di fertilizzanti chimici e chi ne ha subito per prima le conseguenze è stata proprio la natura e in particolar modo gli animali, ormai estinti in alcune zone, fortemente minacciati in altre.
I pochi che sono riusciti a sopravvivere, magari modificando le loro abitudini o semplicemente rifugiandosi nei piccoli angoli di terra non ancora antropomorfizzati, pare diano un gran fastidio agli agricoltori di oggi, spesso appoggiati dal mondo venatorio lamentano danni in continuazione.
Mentre gli agricoltori di un tempo convivevano tranquillamente con lepri, fagiani, caprioli, cinghiali, cornacchie, gli agricoltori di oggi pare non li possono più sopportare e ora si scagliano anche contro i piccioni riconosciuti improvvisamente animali selvatici. Subito le associazioni di categoria valutano il caso di chiedere contributi per i danni subiti. Proprio questo ci sembra un ritornello che si ripete un po' troppo sovente, l'abbiamo già visto per le mini lepri, i cinghiali, i caprioli e ora si punta sui piccioni, in realtà ci pare che cambiano gli animali ma a quello che si punta sono sempre i contributi.
Auspichiamo che le nostre terre vengano coltivate con più rispetto per tutti gli esseri viventi e il duro lavoro degli agricoltori venga riconosciuto e ricompensato con adeguati prezzi e non con continui sussidi colpevolizzando di volta in volta l'animale di turno. Andando avanti di questo passo verrà considerato animale selvatico (quindi buono per chiedere danni) anche la gallina che scappata dal pollaio mangerà alcuni semini.