Mercoledì 4 giugno la Centrale del latte di Alessandria aveva organizzato una premiazione degli elaborati giudicati migliori delle scuole elementari di Alessandria e Asti sul tema del latte, presso il foyer del Teatro Comunale. Tante le scolaresche presenti accompagnate dai loro insegnanti e dai genitori. Abbiamo deciso di non mancare all'appuntamento per sfatare i miti errati sul latte propinati dalla pubblicità e dalla cattiva informazione.
Nell'immaginario della maggior parte dei consumatori, le mucche vivono su pascoli felici, donandoci con piacere il loro latte. Si tratta di una fantasiosa costruzione pubblicitaria: nel mondo reale, nessun allevatore, neppure in un allevamento biologico, potrebbe permettersi il mantenimento delle mucche, quando diminuisce o cessa la loro produzione di latte. Tanto-meno potrebbe evitare di uccidere i vitelli maschi, fatti nascere unicamente allo scopo di stimolare le mucche a produrre latte. Poi c'è l'aspetto nutrizionale: il latte non è l'unica, né la migliore, fonte di calcio e il suo consumo porta con sé molti svantaggi per la salute, intolleranze e allergie. Non si tratta di un alimento "naturale", poiché l'essere umano è la sola specie che si nutre in età adulta del latte di altre specie animali.
Abbiamo deciso di non mancare all'appuntamento organizzato dalla Centrale del latte di Alessandria per portare la nostra testimonianza di vegan e informare la gente di tutto quello che sul latte normalmente non si sa e non si dice. La nostra semplice presenza costituiva evidente segno di dissenso nei confronti dell'iniziativa della Centrale del latte e dell'erronea concezione dell'animale come fabbrica di latte o carne, su cui è stato stimolato il lavoro dei bambini, piuttosto che come essere senziente.
Abbiamo aperto uno striscione, posizionato dei cartelli esplicativi e iniziato a volantinare materiale informativo. Superato lo stupore iniziale della gente che ci guardava, qualcuno ha iniziato ad avvicinarsi e a chiedere spiegazioni o a leggere i cartelli.
Le volte in cui abbiamo avuto occasione di parlare con le persone, diverse tra queste ci hanno espresso la voglia di informarsi e di approfondire l'argomento.
Molti hanno preso volentieri il volantino e lo hanno letto. Poi è stata la volta dei bambini. Per loro avevamo preparato una fiaba che racconta la vera vita del vitello. I loro commenti erano tra i più innocenti: "perché alla fine li uccidono?... non è giusto!". Qualche insegnante ha richiesto altro materiale dicendo che ne parlerà sicuramente alla sua classe.
In qualche caso invece, due o tre mamme hanno portato via i loro figli dal nostro volantino, come se fosse un pericolo... purtroppo invece il "pericolo" è proprio la mancanza di informazione che dovrebbe arrivare dalla scuola e dai media, questi ultimi asserviti all'industria della carne e del latte.
Riteniamo sia stata una manifestazione utile e che potrà dare i suoi frutti.
Per maggiori informazioni sul latte:
http://www.infolatte.it