Dal 24 maggio 2011, il Comune di Alessandria è dotato di una nuova "ordinanza anticirchi" che può essere un utile esempio per tutti i Comuni che vogliano concretamente opporsi all'attendamento dei circhi. Tale ordinanza sostituisce la precedente di qualche anno fa ponendo vincoli più stringenti. Vogliamo qui esaminare le novità introdotte.
Il concetto di base da tener presente è che una ordinanza comunale di divieto totale di attendamento di circhi con animali è facilmente annullabile: basta che il circo faccia ricorso al TAR. Viceversa, una ordinanza che ponga molti vincoli, ma senza un divieto totale, è applicabile e non impugnabile, ed è in grado in molti di casi di evitare comunque l'attendamento di circhi, in altri casi almeno di diminuirne drasticamente il numero.
L'ordinanza di Alessandria, come anche quella del Comune di Modena, in sostanza rende obbligatoria - e non solo facoltativa come avviene nei Comuni senza ordinanza specifica sul tema - l'applicazione delle norme CITES, che definiscono le modalità e gli spazi in cui gli animali devono essere tenuti. Tali norme, pur essendo davvero minimali - e quindi ancora ben lontane dal poter definire un minimo "benessere" per gli animali - sono in molti comuni (anche se purtroppo non in tutti) impossibili da rispettare, perché gli animali sono tenuti solitamente in condizioni ancora peggiori.
Nel caso di Alessandria, essendo la città dotata di uno spazio ampio per l'attendamento dei circhi, in realtà possono essere rispettate, e per questo l'ordinanza pone vincoli ancora maggiori, in questa nuova formulazione del maggio 2011, che illustriamo di seguito, perché possono essere di utile esempio per altri Comuni.
- Viene vietato in toto l'utilizzo di: primati, delfini, lupi, orsi, grandi felini, foche, elefanti, rinoceronti, ippopotami, giraffe, rapaci. Dato che la maggior parte dei circhi usa leoni o tigri ed elefanti, molti circhi saranno impossibilitati comunque ad attendarsi. Per gli altri animali devono essere rispettate le norme CITES.
- Il periodo di installazione dei circhi è compreso tra il primo novembre e il 10 gennaio di ogni anno - quindi un periodo molto ristretto - e non viene rilasciata più di una concessione all'anno. Le strutture circensi dovranno presentare domanda di attendamento presso il Comune di Alessandria entro il 31 dicembre dell'anno in corso per l'attività da svolgere nell'anno successivo. Le domande prive della necessaria documentazione sono respinte.
- I circhi non possono utilizzare il fuoco negli spettacoli con animali, e non possono utilizzare animali prelevati in natura.
- In un altro regolamento comunale, si impone che l'area destinata agli spettacoli viaggianti sia "concessa in via prioritaria al complesso che non utilizza animali nei propri spettacoli". Unito al fatto che può attendare un solo circo l'anno, se vi fossero circhi senza animali (e speriamo ce ne siano in futuro) nessun circo con animali potrebbe attendarsi.
- Le effrazioni a tale ordinanza comportano la cessazione immediata dell'attività e gli autori delle violazioni non potranno richiedere la concessione di attendamento per un periodo di cinque anni a decorrere dalla data di accertamento delle violazioni stesse.
Questi sono i vincoli che attualmente si possono porre senza violare la legge nazionale e rendere impugnabile e annullabile l'ordinanza.
L'invito è quindi di far approvare un'ordinanza simile nel vostro Comune, il testo può essere copiato pari-pari da quella del Comune di Alessandria.
DOWNLOAD PDF dell'ordinanza n. 356 del 24/05/2011
Per un'analisi più completa di cosa si può fare per contrastare i circhi tramite ordinanza comunale e per leggere il testo completo dell'ordinanza di Alessandria, rimandiamo alla pagina: