Come ogni anno le sagre a base di carne si sprecano in tutta la provincia, ma non sono mancate le iniziative che cercano di portare l'attenzione sulle vittime innocenti di queste "feste": gli animali.
Abbiamo partecipato dall'esterno a tre diverse sagre, portando cartelloni e volantini per cercare di suscitare qualche scrupolo negli avventori: fare il collegamento tra la braciola e l'animale che è stato ucciso. Abbiamo distribuito centinaia di volantini come questo:
che spesso venivano scambiati per volantini della stessa sagra, ma poi leggendolo scoprivano un'altra verità, ben più triste, e qualcuno ha deciso di andarsi a mangiare una pizza (speriamo almeno vegetariana...).
Il 14 e 18 agosto siamo stati alla sagra dei salamini d'asino di Castelferro, il 26 agosto alla sagra della porchetta di Casalcermelli e il 27 alla sagra del maialino alla sarda a Pavone. Anche se in pochi volontari (a Pavone eravamo solo in due) abbiamo distribuito centinaia di volantini appostandoci ai due lati della strada.
Le reazioni sono state le più disparate, in uno spettro che va da chi ci considerava dei poveri idealisti e che dovevamo andare a lavorare (come se un lavoro già non ce l'avessimo...), a chi diceva di essere d'accordo con noi e che quella sera avrebbe mangiato solo i contorni di verdure. A qualcuno è sembrato perfino "strano" che ci fosse della gente come noi che si preoccupasse per gli animali, qualcun altro ha fatto il "collegamento" tra la bistecca e la sofferenza degli animali per la prima volta nella sua vita leggendo il volantino... "Non ci avevo mai pensato, povere bestie, grazie per quello che fate", è stato il commento di una signora che dopo aver letto il volantino insieme al marito mentre erano in coda a Castelferro, hanno deciso di fare dietro front.