Per tutto novembre si sono susseguite iniziative contro il circo con animali attendato in Alessandria in Piazza d'Armi, simbolo di una "cultura" dura a morire, quella che giustifica la reclusione e lo sfruttamento di animali allo scopo esclusivo di divertire il pubblico.

Gli animali selvatici non possono essere addestrati senza che l'integrità della loro indole più profonda non venga distrutta. Gli odierni ferri del mestiere sono in gran parte gli stessi utilizzati dagli addestratori del passato: fruste, bastoni con uncini metallici, spranghe, catene, pungoli elettrici, museruole e pugni. Sono gli stessi addestratori a dirlo e numerosi video girati di nascosto da attivisti per i diritti animali infiltratisi nei circhi di tutto il mondo a documentarlo. Tutto questo dimostra che non può esistere un circo con animali che può trattare bene gli animali.

Abbiamo quindi dedicato un banchetto informativo al tema circo con animali sabato 13 novembre sotto i portici di Piazza Garibaldi, distribuendo materiale informativo come volantini e opuscoli, alcuni scritti appositamente per i bambini. Oltre seicento psicologi hanno sottoscritto un documento di Annamaria Manzoni sulle valenze anti-pedagogiche dell'uso degli animali nei circhi, zoo e sagre:

"Tali contesti - si legge nel documento - lungi dal permettere ed incentivare la conoscenza per la realtà animale, sono veicolo di una educazione al non rispetto per gli esseri viventi, inducono al disconoscimento dei messaggi di sofferenza, ostacolano lo sviluppo dell'empatia che è fondamentale momento di formazione e crescita, in quanto sollecitano una risposta incongrua, divertita e allegra, alla pena, al disagio, all'ingiustizia".



In città molti negozianti hanno accettato volentieri di esporre le nostre locandine che invitano a "non guardare dall'altra parte quando gli animali soffrono", un messaggio rivolto sia ai lavoratori dei circhi che ai suoi visitatori. La campagna informativa è promossa da ADI - Animal Defenders International e AgireOra Nework.



Il circo in questione è Amedeo Orfei. In questi giorni una decina di volontari hanno cercato di sensibilizzare i visitatori distribuendo centinaia di volantini ed esibendo alcuni striscioni presso l'ingresso del circo Amedeo Orfei attendato in Piazza d'Armi. Abbiamo organizzato 6 presidi il 19 e 23 novembre prima dello spettacolo serale e il 20, 27 e 28 novembre prima e durante gli spettacoli pomeridiani.



Abbiamo cercato di spiegare che gli animali hanno il diritto di vivere liberi e non scelgono di vivere in gabbia, di esibirsi, di allenarsi o di sfidare i propri limiti naturali. In tutta risposta i circensi hanno acceso gli altoparlanti di un furgone per coprire la nostra voce, in modo che la gente non sentisse ciò che avevamo da dire, ma lo ha capito lo stesso.

L'impressione infine è che i nostri politici di Alessandria ignorino completamente la questione. Non vediamo mai da parte di nessuno di loro alcuna reale e aperta presa di posizione in difesa di chi non ha difese, riconoscendo i diritti di cui gli animali sono in se stessi portatori, primariamente quello di vivere liberi nel loro habitat naturale. Invece si va nella direzione contraria: concorsi ippici, spettacoli equestri, mostre di cani e gatti di razza in Cittadella la scorsa estate...