Sabato primo aprile alle 23 si è svolto lo spettacolo pirotecnico offerto dal Luna Park alla città di Alessandria. Lo spettacolo, che è durato venti minuti con botti fortissimi, udibili anche a grandi distanze, ha sollevato le lamentele di molti cittadini possessori di animali. Il Regolamento comunale per la Tutela e il Benessere degli Animali, in vigore da dieci anni, vieta "l'accensione e il lancio di fuochi d'artificio, lo sparo di petardi, lo scoppio di mortaretti, razzi ed altri artifici pirotecnici dal 24 dicembre al 6 gennaio e il martedì grasso di carnevale di ogni anno". Ma perché allora non vietarli tutto l'anno?
L'appello del Comune di Alessandria contro i botti
I botti da sempre terrorizzano gli animali, tanto quelli domestici quanto quelli selvatici. I botti dei fuochi artificiali, essendo in alta quota, sono udibili anche a grandi distanze e sono una fonte non indifferente di inquinamento. Non molto distante dal sito di lancio dei fuochi c'è il canile e il gattile sanitario, per quegli animali dev'essere stata un'esperienza terrificante. Non ci si lamenta solo per gli animali, ma anche per le persone che non stanno bene, che hanno problemi cardiaci, senza considerare che nelle vicinanze c'è anche l'Ospedale civile con tante persone sofferenti che hanno bisogno di tranquillità.
Quella dei fuochi artificiali è una questione annosa, ma considerate le tantissime lamentele pervenute in questa occasione, auspichiamo sia la volta buona che il Comune di Alessandria adotti finalmente un'ordinanza che li vieti tutto l'anno, come ci si aspetterebbe da un'amministrazione attenta, e anche per coerenza con l'appello della sua locandina. Si tratta in fondo di una scelta di civiltà. Nulla vieta di fare festa in altro modo, nel rispetto di tutti, tenendo conto della mutata sensibilità delle persone nei confronti degli animali, con giochi di luce laser o con l'utilizzo di droni.