Da tempo numerose associazioni animaliste si battono per bandire questa barbara tradizione ricordando che la Pasqua è sempre Pasqua anche senza l'agnello nel piatto. In Alessandria, abbiamo organizzato un banchetto informativo sotto i portici di Corso Roma nel pomeriggio di sabato 10 aprile e presidiato alcune chiese, "armati" di cartelli e volantini, da soli o in piccoli gruppi di tre persone, nelle domeniche precedenti la Pasqua, fino a Pasqua compresa.
Ogni anno in Italia vengono macellati 7 milioni di ovini. Di questi, più di 3 milioni sono animali con meno di dieci mesi di età. Una discutibile tradizione produce un incremento vertiginoso delle uccisioni di capretti e agnelli, che vengono trasportati fino ai macelli, spesso per lunghi e accidentati percorsi, con uno stress indicibile. Sfiancati dal viaggio, gli animali vivono poi ore di attesa terribili davanti al macello prima di essere uccisi e percepiscono con chiarezza la fine imminente.
Ci siamo impegnati in una campagna di sensibilizzazione contro questa insensata tradizione, davanti ad alcune chiese e al duomo.
Domenica 28 marzo, Chiesa di San Giovannino:
Domenica 4 aprile delle Palme, ore 9,30-10,30, Chiesa di Santa Maria di Castello:
Domenica 4 aprile delle Palme, ore 10,30-12,00, Chiesa di Santo Stefano:
Domenica 11 aprile di Pasqua, Cattedrale:
Le reazioni dei fedeli in entrata o in uscita dalle chiese, nel vederci, sono state tra le più disparate: chi sembrava incredulo nel vedere degli animalisti la domenica mattina davanti una chiesa, chi faceva il "collegamento" e ammetteva che si trattava di una barbarie, chi provava compassione solo per gli agnelli ma non per gli altri animali, chi riteneva che fossimo degli scocciatori, ecc.. Qualcuno si è fermato a vedere i cartelli che tenevamo in mano o avevamo posato per terra, a tutti questi abbiamo lasciato anche un volantino.