Dopo un certo periodo in cui il fenomeno dell'accattonaggio con l'impiego di animali per le vie del centro cittadino di Alessandria era scomparso, ora sta nuovamente tornando come e più di prima.
Alcuni questuanti, facendosi passare ora per artisti di strada, continuano a impiegare gli animali, spesso cuccioli, addestrati alla immobilità per molte ore, con l'evidente scopo di richiamare i passanti inducendo alla pietà popolare, al fine di ottenere denaro. L'accattonaggio con animali in Italia è una piaga di cui si parla poco, ma che rappresenta una notevole fonte di guadagno per la malavita organizzata (rom e italiana). Dai dati raccolti dall'Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente (AIDAA) in 4 anni di segnalazioni relative all'accattonaggio con animali, ogni anno vengono utilizzati circa 25.000 animali. Secondo le stime rilevate dalle diverse denunce presentate alle procure della Repubblica di quasi tutte le città italiane, inoltre ogni anno vengono rapiti almeno 6.000 cani che una volta privati del microchip sono costretti all'accattonaggio agli angoli delle strade. A questi seimila cani si aggiungono migliaia di altri cani prevalentemente cuccioli che vengono usati per l'accattonaggio e in alcuni casi venduti a persone di buon cuore per diverse centinaia di euro. Gli animali destinati all'accattonaggio sono obbligati a rimanere accucciati per terra per 10-12 ore al giorno e quasi sempre senza cibo e senza acqua. Per obbligare i cani a stare sdraiati in un luogo per 10-12 ore al giorno senza mangiare e senza bere questi vengono drogati o picchiati. Stessa sorte tocca ai quasi 8.000 accattoni in prevalenza anziani, donne e bambini costretti dal racket a raccogliere i fondi che complessivamente si stimano per i primi mesi del 2008 su una cifra di circa 45 milioni di euro tutti destinati a essere o inviati in Romania o a essere immessi nel mercato della droga o della malavita organizzata.
Secondo i dati AIDAA le città con il maggior numero di segnalazioni di accattonaggio con animali sono state Milano, Roma, Napoli, Firenze, Torino e Venezia. Ora nelle città maggiori il numero di accattoni con animali è in forte diminuzione in quanto vigili urbani e uffici tutela animali si stanno muovendo in maniera decisa per contrastare questo orrendo fenomeno, ma il fenomeno si è solamente spostato nei piccoli comuni dove è più difficile da controllare. Secondo uno studio in Italia gli accattoni con animali sono circa 7.500 di questi circa 2.000 sono barboni che vivono con il loro cane e che non praticano alcun tipo di maltrattamento sull'animale. Per gli altri si può parlare di racket della malavita. AIDAA lancia l'allarme e chiede al governo un provvedimento ad hoc per debellare il fenomeno dell'accattonaggio con animali, ma allo stesso tempo chiede da subito ai sindaci di ogni comune di intervenire con delle ordinanze ad hoc.