Il 5 giugno è la ricorrenza istituita dall'Assemblea Generale dell’Onu nel 1972 per ricordare la Conferenza sull'Ambiente che si svolse a Stoccolma dal 5 a 16 giugno di quell'anno. Oggi si celebra la 47° Giornata mondiale dell'ambiente all'insegna del ripristino degli ecosistemi. Con questa giornata, le Nazioni Unite lanciano infatti il cosiddetto decennio del ripristino degli ecosistemi, con orizzonte 2030 e si rivolgono in special modo ai giovani con lo slogan #GenerationRestoration.

Il Segretario Generale dell'ONU António Guterres chiama all'azione: "Questo è il nostro momento. Non possiamo tornare indietro nel tempo. Ma possiamo coltivare alberi, rendere più verdi le nostre città, rinaturalizzare i nostri giardini, cambiare la nostra dieta e pulire i fiumi e le coste. Siamo la generazione che può fare pace con la natura. Diventiamo attivi, non ansiosi. Siamo audaci, non timidi. #GenerationRestoration.".

La salvaguardia del pianeta e il ripristino degli ecosistemi passa proprio dalla tavola. Tra le scelte per il ripristino degli ecosistemi (restoration) troviamo quella di mangiare meno prodotti di origine animale, prediligendo il biologico e i prodotti locali e riducendo gli sprechi alimentari. Nella Guida pratica della Giornata Mondiale dell’Ambiente 2021 (nota anche con il nome di "The Ecosystem Restoration Playbook") disponibile al seguente link: https://www.worldenvironmentday.global/get-involved/ecosystem-restoration-playbook si dice che le diete a base vegetale siano quelle a minore impatto ambientale e possono essere più salutari.

Perché tutto questo non è stato evidenziato prima e i governi sono stati inadempienti rispetto alle azioni da intraprendere? Sono decenni che gli scienziati ripetono queste cose e noi, come tanti altri, le divulgavamo con banchetti informativi, mostre, affissioni, conferenze e proiezioni di film documentari. La nostra prima iniziativa che celebrava la Giornata Mondiale dell'Ambiente risale al 5 giugno 2011, altre iniziative rilevanti furono nel 201320142015 e 2019, ma un'anticipazione su questi temi ci fu anche nel 2010.

Il film "HOME" di Yann Arthus-Bertrand del 2009, rilasciato simultaneamente su tutti i media attraverso 5 continenti in occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente il 5 giugno 2009 e che abbiamo proiettato in Alessandria e dintorni, avvisava sugli effetti già in corso del cambiamento climatico sul pianeta Terra e sulla vita di tutti i suoi abitanti, e poneva all'umanità un termine di dieci anni per invertire la rotta ed evitare l'irreversibile.

Quei dieci anni sono ormai passati e oggi ci troviamo con gli stessi problemi di allora, peggiorati, con in più anche una sesta estinzione di massa e una pandemia in corso, strettamente legati anch'essi al nostro errato rapporto con la natura. Si spera che le nuove generazioni siano in grado di fare meglio e presto.

Uno dei cinque poster giganti dell'affissione dal primo al 14 giugno 2015 in Alessandria