Il 26 e 27 gli allevatori metteranno in mostra i loro "capi migliori" di razze bovine, equine, ovine e di animali "da cortile", tutti animali fatti nascere e allevati unicamente per essere sfruttati per la produzione di latte e uova e un giorno essere ammazzati per la carne. Durante la fiera non mancheranno sfilate di carri e carrozze trainate da altri schiavi cavalli, battesimi della sella per i più piccini e corsi di cucina a base di carne per gli adulti... Infine un concorso rivolto alle scuole elementari e medie della provincia di Alessandria, "La mia mucca è...", in cui gli studenti dovranno produrre degli elaborati ispirandosi alle mucche e ai vitellini esposti alla Fiera di Santa Caterina. Un programma di sfruttamento animale completo a cui abbiamo risposto con una lettera all'Assessore alla Pubblica Istruzione di Novi Ligure e un volantinaggio nei giorni della Fiera.

Non c'è niente di male nel fare conoscere ai ragazzi delle scuole gli animali dal vivo, ci preoccupa il fatto che ai ragazzi e bambini, spesso ignari della crudeltà dell'uomo sugli animali, possa venire presentato come "normale" o "necessario" il loro sfruttamento a scopo umano, qualunque esso sia, mentre normale e necessario non lo è affatto.

La realtà della condizione degli animali non è quella rappresentata dalla pubblicità, e neanche dalla fiera del bestiame: all'immagine finta della "allegra fattoria" si contrappone quella vera di animali ridotti a oggetti, una realtà fatta di sfruttamento e di abusi, di strapazzo delle loro esigenze etologiche, di sofferenza e infine di sangue nel mattatoio, destinazione finale di tutti gli animali allevati.

Tutta questa crudeltà eretta a sistema non ha ragione di esistere e se non serve al progresso della civiltà. Vi sono anche altri aspetti da considerare, a parte quello prettamente etico: l'aspetto sociale (danni ai paesi poveri), ecologico (danni all'ambiente, spreco di risorse), salutare (l'alimentazione occidentale, prevalentemente basata su cibi di derivazione animale, è responsabile delle principali malattie che affliggono le società ricche, come l'obesità, in spaventosa crescita tra i giovani), ecc..


Auspichiamo che gli insegnanti di tutte le scuole che partecipano al concorso "La mia mucca è…" e a concorsi similari, per correttezza e serietà d'insegnamento, discutano con i ragazzi anche le problematiche etiche, sociali, ambientali e salutiste connesse allo sfruttamento degli animali. La riflessione sul mondo animale e il loro trattamento obbliga di fatto ad una riflessione sul processo in corso di riduzione a cosa dell'uomo, degli animali e dell'intera natura, in cui l'uomo è diventato una specie di forza della natura contro la natura stessa, a cui sono connessi problemi drammatici del nostro tempo.


Sabato 26 novembre manifesteremo a Novi Ligure con un volantinaggio e cartelli contro la logica dello sfruttamento degli animali portata avanti anche da eventi come la Fiera del bestiame, cercando al contempo di sensibilizzare le persone al vegetarismo, l'unica scelta che rispetta gli animali, l'ambiente e la nostra stessa salute.