Dal 1 al 7 ottobre si celebra in tutto il mondo la settimana per sensibilizzare le persone al vegetarismo. Anche in Alessandria e dintorni gli attivisti locali hanno organizzato alcune iniziative incentrate sulla scelta vegan.

La prima iniziativa si è svolta nell'intera giornata di domenica 1 ottobre in una centralissima piazzetta pedonale di Alessandria, Piazzetta della Lega, con l'esposizione di un'ampia mostra sulla scelta vegan e un gazebo con materiale informativo di AgireOra Edizioni.



La mostra serviva a informare sui benefici di un’alimentazione a base vegetale: per la salute, per il pianeta, ma soprattutto contro la crudeltà sugli animali. Tante persone si sono avvicinate spontaneamente alla mostra e hanno considerato, forse per la prima volta, tutto il male che viene fatto agli animali a causa dell'abitudine a mangiare carne, latte e uova.











Le foto sono di Bruno Stivicevic

La mostra comprendeva anche una nuova sezione costituita da pannelli fotografici con i primi piani di alcuni animali destinati all'industria alimentare. In questo caso le immagini usate non erano cruente, sono state scelte per la loro bellezza e per l'espressione mite degli animali. In mezzo solo una grande scritta shock: "Stiamo andando a morire per la tua gola". L'intento era di stimolare la riflessione in chi passava. Con questa premessa, molti hanno poi visitato anche il resto della mostra.



Di tanto in tanto sono stati letti alcuni brani del Trattato "Sul mangiar carne" di Plutarco.



Un'altra iniziativa si è svolta sabato 7 ottobre al FestiGAS (Fiera dei Gruppi Solidali di Acquisto) di Tortona con solo un gazebo informativo. In questo caso meno persone si sono avvicinate al banchetto, mentre in Alessandria, con la mostra, erano state molte di più, quindi la mostra serve, anche se più impegnativa.



La settimana veg si è conclusa poi con la proiezione di un film sull'attivismo, "LIFE ACCORDING TO OHAD", presso la sede di una associazione culturale, Cascina Valdapozzo, vicino Alessandria. C'erano una quindicina di spettatori. A fine proiezione è seguito un breve dibattito. Qualcuno ha ammesso di non reggere la visione delle scene cruente sugli animali. ma questo film ha saputo dosare le immagini sul trattamento degli animali nei macelli con i confronti di Ohad con la sua famiglia, e nessuno è scappato via prima.