StrAlessandria 2009, la storia si ripete, ma quest'anno abbiamo documentato lo spreco di migliaia di bicchieri di plastica distribuiti in uno dei punti ristoro lungo il tragitto e di nuovo abbiamo riscritto agli organizzatori. Come l'anno scorso abbiamo scelto di scrivere singolarmente, non a nome del gruppo, ritenendo che se a protestare sono i singoli cittadini, forse si viene maggiormente ascoltati.

La StrAlessandria quest'anno compie 14 anni. È una meritevole iniziativa che si svolge ogni anno in Alessandria organizzata dall'Istituto per la Cooperazione allo Sviluppo (ICS) a sostegno di un progetto di solidarietà. Quest'anno, come l'anno scorso, la StrAlessandria promuove il progetto "Cambogia. Acqua pulita per tutti" ed è dedicata alla memoria di Onesta Carpenè, il motore della cooperazione alessandrina in Cambogia.

Fin qui tutto bene, ma ciò che lascia ogni anno esterrefatti è la totale mancanza di attenzione ad evitare di produrre rifiuti, come le migliaia di bicchieri di plastica utilizzati per un nanosecondo dai corridori ai punti ristoro per darsi una rapida rinfrescata e poi subito gettati a terra. Questo comportamento che dimostra scarso senso civico, oltre che superficiale è anche molto diseducativo, soprattutto per i giovani. L'organizzazione dovrebbe evitare di fornire bicchieri e bottiglie di plastica, al limite, se proprio deve, utilizzare materiali in mater-bi, o al limite di carta, meglio però chiedendo ai partecipanti di portarsi l'acqua da casa dentro contenitori in vetro o riutilizzabili. motivando la cosa con ragioni prettamente di rispetto ambientale.

Quest'anno abbiamo deciso di documentare questo scempio, qui di seguito riportiamo alcune fotografie e alcuni video che abbiamo sottoposto agli organizzatori.

















Video:


Di seguito riportiamo una lettera (tra le tante inviate) di un nostro attivista pubblicata in data odierna su IL PICCOLO, quotidiano di Alessandria e provincia.

Gentile direttore,
vorrei rivolgermi attraverso il suo giornale agli organizzatori della StrAlessandria. Vorrei richiamare la vostra attenzione e una conseguente soluzione a un problema che, per una persona minimamente attenta che assiste alla StrAlessandria, salta agli occhi. Mi riferisco alle centinaia di bicchieri di plastica che, fugacemente e spensieratamente presi/consumati/gettati, in pochi secondi vengono disseminati dai corridori alle proprie spalle, in prossimità dei punti dedicati alla distribuzione dell'acqua. Per chi volesse uno spot che racchiude in sé il concetto esemplificativo dello spreco che caratterizza stili di vita massificati di molte società contemporanee, lo avrebbe a disposizione dal vivo in una sequenza emblematica. Non c'è bisogno di spendere troppe parole per definire uno spreco (e conseguente impatto ambientale) superfluo, inutile e diseducativo, in un momento storico in cui si dovrebbe cercare di fare il minimo per dare una svolta ai comportamenti individuali e aggregati verso un rispetto dell'ambiente, delle risorse e di un'impronta ecologica sostenibile. È compito di chi organizza un evento essere particolarmente sensibile a trasmettere impulsi educativi, simbolici e pratici, in tal senso. È compito di tutti ricordare che ciò che si spreca in un'azione, va moltiplicata per miliardi di azioni analoghe, di altri miliardi di persone, per altri 365 giorni all'anno, e così via. Sono queste moltiplicazioni che portano ai macro problemi che incidono sulla vita di tutti. Ed è la loro costante, semplice e singola soluzione che porta a uno scenario piuttosto che a un altro. E pensare che, in questo singolo caso, basterebbero bicchieri di carta per migliorare nettamente il problema (tra l'altro restando senza residui, quindi puliti, sarebbero anche riciclabili). Mi sembra triste che in un intero anno (so che già dalla scorsa edizione siete stati richiamati a tale questione) sia stato così difficile apportare un cambiamento minimale. Se non ci adoperiamo per cambiamenti minimi che fanno importanti differenze, cosa dobbiamo aspettarci per cambiamenti che richiedono poco più di semplici scelte di attenzione? Confido in una vostra collaborazione in tal senso, affinché non ci vogliano altri 365 giorni per migliorare questo problema, che confido essere saltato agli occhi di altri cittadini che hanno avuto modo di assistere a questo aspetto della manifestazione.

Luciano Celani